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Presentazione

L'Associazione eddyburg nasce dall'espandersi delle attività e degli obiettivi del sito eddyburg.it, fondato nel 2003 e diretto dall'urbanista Edoardo Salzano per promuovere e diffondere la formazione storica dei princìpi e delle pratiche dell’urbanistica nelle sue due facce della pianificazione e degli studi urbani. Qui link alla Storia di eddyburg.

Da molti anni si tentava di costruire, con i più costanti frequentatori del sito e della sua scuola di eddyburg, un’associazione per consolidare, arricchire e diffondere più efficacemente i prodotti di queste due principali attività.

Nel corso del 2016, grazie soprattutto alla tenacia e alle capacità di Ilaria Boniburini, si è formato un gruppo di persone che hanno affiancato il direttore nella produzione del sito e hanno concorso alla formazione dell’associazione e alla stesura del relativo Statuto [link allo Statuto]. Il 13 luglio 2016 si è approdati alla formale costituzione, presso il notaio Bianchini di Venezia, della “Associazione di promozione sociale senza scopo di lucro eddyburg”. Soci fondatori sono Mauro Baioni, Ilaria Boniburini, Carla Maria Carlini, Paolo Dignatici, Maria Cristina Gibelli, Pierre Piccotti, Edoardo Salzano, Paola Somma. Soci promotori sono inoltre Vezio De Lucia, Maria Pia Guermandi, Maria Pia Robbe. [link all’atto costitutivo]

L'Associazione si pone l'obiettivo di promuovere una cultura dell’abitare, una fruizione e un governo del territorio capace di assicurare allo stesso - inteso sia come struttura fisica che come società che lo abita - condizioni di vita soddisfacenti sotto il profilo dell’equità e della libertà di accesso ai beni comuni e ai servizi di interesse generale, della capacità e possibilità di partecipare al governo della cosa pubblica. Questi sono i principi cardine:

a) la consapevolezza del carattere eminentemente comune, collettivo, pubblico della città (e dell’intero territorio urbanizzato) nel suo insieme e nelle sue componenti più significative, riassumibile nell’espressione “città come bene comune”, e del diritto di tutti gli abitanti presenti e futuri di goderne l’uso e di condividerne la responsabilità, riassumibile nell’espressione “diritto alla città”;

b) la prevalenza, nelle questioni attinenti il governo della città e del territorio, dell’interesse comune e generale su quello individuale, in un equilibrato rapporto tra dimensione pubblica e dimensione privata della vita di ciascuno;

c) la ricerca dell’equità per tutti gli esseri umani (indipendentemente dalle condizioni sociali, dal reddito, dal credo religioso, dall’appartenenza politica, dall’etnia, dalla lingua, dalla cultura) nell’accesso ai beni comuni territoriali e ai servizi di interesse generale e alla responsabilità del loro governo, con particolare e prioritaria attenzione per i soggetti più fragili;

d) la critica all’appiattimento di ogni dimensione dell’uomo e della società alle pratiche, agli interessi e ai meccanismi di dominio dell’economia data, che caratterizza l’attuale processo di globalizzazione e di insostenibile sfruttamento di tutte le risorse, e la rivendicazione della necessità e possibilità di ricerca di alternative credibili e praticabili;

e) la condivisione dell’impegno a contribuire alla crescita della capacità degli uomini di aumentare il proprio patrimonio, individuale e sociale, di responsabilità, consapevolezza, conoscenza, sapienza, creatività, convivialità, capacità di comunicazione e interazione con i propri simili;

f) in questo quadro, la critica della concezione di uno sviluppo basato sulla crescente e indefinita produzione di merci, indipendentemente della loro effettiva utilità ai fini del miglioramento del patrimonio individuale e sociale di cui sopra.
La prima Assemblea dei Soci si è tenuta il 15 settembre 2016. In quella sede si è proceduto all’elezione delle cariche sociali e agli altri adempimenti. [link a Organi associativi]

La presentazione ufficiale dell’Associazione eddyburg al pubblico è avvenuta il 17 settembre, a conclusione della seconda giornata dell’evento della Scuola di eddyburg, “Una città un piano: Venezia” dedicato all’esperienza amministrativa degli anni ’70-’80 del secolo scorso. In quella sede si sono raccolte le prime adesioni di Soci, successivamente ratificate dal Consiglio Esecutivo.